Il frantoio oleario è in un immobile recentemente acquistato,
contiguo alla cantina, è un luogo raccolto dove si respirano le
atmosfere della cultura contadina, patrimonio di lavoro e del-
l'essenziale, in questo posto i contadini partecipano a una gara
di chi ha una resa % olearia maggiore dalle proprie olive
lavorate, chi vince si compiace con se stesso, chi non vince ha un
approccio di rispetto verso il vincitore. Compiacenza e rispetto
fanno parte di quel patrimonio intellettuale di deferenza verso il prodotto olio.
Negli anni 50 del secolo scorso l'olio era
considerato un valore di riferimento, 1 litro d'olio era l'equivalente di una giornata lavoro. La prima preoccupazione della famiglia era provvedere al proprio fabbisogno oleario per tutto
l'anno, la famiglia che non aveva la possibilità di dotarsi dell'olio necessario, mendicava con un fustino, chiedeva un bicchiere d'olio
per ogni famiglia per avere, anch'essa, il proprio rifornimento
per tutto l'anno. Mai nessuno ha rifiutato di donare un bicchiere di olio, alla base di questa partecipazione c'era una credenza
sciente e cosciente; sciente perché si pensava che senza olio si
potesse perdere la vista, cosciente perché il sostegno umano
alla salute del proprio simile ha sempre avuto un'elevata considerazione indipendentemente dall'appartenza sociale.
E' il luogo della convivialità, tutti portano al frantoio pane e
peperoni, sono arrostiti sulla brace del camino e poi conditi
con olio nuovo.